Loggia del Porcellino è il nome popolare della loggia del Mercato Nuovo a Firenze. In origine era destinata alla vendita di sete e oggetto preziosi e dall'Ottocento dei celebri cappelli di paglia di Firenze, mentre oggi vi si vendono per lo più pelletteria e souvenir.
Punto focale è la Fontana del Porcellino, in realtà un "cinghiale" in bronzo. La tradizione popolare vuole che toccare il naso del Porcellino porti fortuna. La procedura completa per ottenere un buon auspicio consisterebbe nel mettere una monetina in bocca al Porcellino dopo averne strofinato il naso: se la monetina cadendo oltrepassa la grata dove cade l'acqua porterà fortuna, altrimenti no.
Si tratta di un tondo marmoreo bicolore posto al centro della loggia visibile solamente quando non ci sono bancarelle. La pietra era il punto esatto dove venivano puniti i debitori insolventi nella Firenze rinascimentale. La punizione consisteva nell'incatenare i malcapitati e una volta calate le braghe ne venivano battute le natiche ripetutamente sulla pietra, secondo l'acculata. Da questa usanza umiliante sarebbero nati dei modi di dire popolari come essere con il culo a terra e, forse, l'espressione sculo, inteso come sfortuna.
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